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elsy63
03-12-2008, 16:33
Scuola, a Bari troppo pochi i posti per il sostegno
Ne sono disponibili solo 3100 su 4867 alunni iscritti

di Antonio Scotti

4867. Tanti sono gli alunni disabili presenti nelle scuole della provincia di Bari. I posti a loro disposizione, però, sono solo 3100. Un gap che grida vendetta e che riporta alla ribalta della cronaca il tema dei posti da destinare al sostegno. Gli insegnanti sono insufficienti a coprire l'intera domanda e per questo sono costretti a suddividere il loro orario con più alunni. “Rispetto all’anno scorso, il ministero della Pubblica istruzione - c’informa Maddalena Gissi, della Cisl scuola – ha aumentato di sole 40 unità i posti disponibili per gli alunni diversamente abili, che in buona parte sono affidati al personale precario, spesso senza speranza di continuità”.
A ciò si aggiunge che in molti casi la scuola si accolla non solo il compito di ripartire gli insegnanti di sostegno, ma anche altre incombenze tecnico-amministrative quali l’iscrizione e l'acquisto di sussidi e materiali didattici specifici. Senza dimenticare che, prima ancora dell’iscrizione, alle Asl spetta l'impegno non facile di accertamento dell'handicap in forma di diagnosi, oltre che l’individuazione di animatori per la realizzazione di attività extra e para scolastiche utili ad accompagnare la formazione dell’alunno.
“Tanti compiti, molti impegni sostanziali, grandi responsabilità, il tutto frammentato in assenza di un luogo dove insieme, magari intorno ad un tavolo permanente, con regole scritte e condivise si decida per coordinare gli interventi ed ottimizzare le risorse umane e materiali”, commenta Maddalena Gissi.

E' proprio partendo da questa proposta che mercoledì 3 dicembre (Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità indetta dall’ONU), presso il teatro Kursaal Santalucia, la Cisl terrà un convegno dedicato all’inclusione sociale. “L’obiettivo principale di questo momento di confronto tra istituzioni, scuola , asl, enti locali ed associazioni - afferma Gissi - è quello di suscitare una presa di coscienza da parte della collettività circa le difficoltà incontrate dalle persone con disabilità; il tutto nella direzione di consentire loro il diritto all'istruzione e alla piena integrazione”.
In pratica, si tratta di un momento dove tutti i soggetti coinvolti cercheranno di formulare idee per avviare un processo di integrazione scolastica. “Nella Giornata europea delle persone con disabilità - ha concluso Gissi - abbiamo voluto realizzare una riflessione sui temi dell’impegno sociale nonché sui percorsi di autonomia, emancipazione, delle persone con disabilità”.