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Discussione: Accompagnamento

  1. #61

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    Sull'indennità di accompagnamento io e mia moglie abbiamo studiato a lungo (lei è avvocato ). Non abbiamo dubbi che da alcune sentenze della Suprema Corte si desuma che che è dovuta sin dalla nascita per i bambini con sdd (chi volesse me le può richiedere). Tuttavia, oltre a resistenze diffuse in alcune commissioniu mediche (io vivo a Cagliari) devo registrare una analoga (e per me sconcertante) resistenza da parte di rappresentanti di associazioni di genitori a livello nazionale. Secondo loro l'indennità di accompagnamento sarebbe da evitare, perché creerebbe problemi ai ragazzi una volta cresciuti da un punto di vista lavorativo. Insomma, verrebbero discriminati. Molto meglio sarebbe una Legge ad hoc relativa alla cosiddetta Indennità di Sostegno.
    Detto che non ho nulla contro quest'ultima indennità ed anzi l'auspico, devo dire che trovo sconcertante come anche da associazioni genitoriali si remi contro per la concessione dell'indennità di accompagnamento.
    Per genitori non abbienti, quei 200 euro in più spesso fanno la differenza tra il fare o meno una terapia esterna, ad esempio. Inoltre c'è la critica diretta a questa indennità, perché i soldi verrebbero utilizzati dalla famiglia e non spesi per il minore. Detto che non avrei problemi a rendicontare centesimo per centesimo, devo aggiungere che quando si migliora, seppur di poco, la qualità della vita di uan famiglia tutti, compreso il minore, ottengono dei benefici, se si escludono ovviamente casi di famiglie disastrate.
    Insomma, trovo un atteggiamewnto tafaziano, per non dire snobistico da parte di alcune associazioni, specie perché affermano che la Indennità di Sostegno si otterrà tra anni. E nel frattempo?
    Ciao
    Francesco
    "Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare,
    a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare.
    Ma il calabrone non lo sa
    e perciò continua a volare"

  2. #62

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    Francesco, concordo con te al cento per cento in tutto... proprio stamattina dicevo con un'amica che non mi scandalizzo neppure quando chi non ha le possibilità economiche utilizza l'accompagno per esigenze di famiglia, proprio perchè comunque ne beneficia anche il minore (magari la mamma può pagarsi un aiuto in casa e seguire i figli con più calma e tranquillità... e a noi di tranquillità ne serve tanta!) e poi perchè in ogni caso è tutta la famiglia ad essere "disabile" o "speciale" che dir si voglia...
    Sono d'accordo anche sul fatto che si tratti di un atteggiamento "snobistico", poco realistico, e anche poco fondato sul piano normativo (perchè mai avere l'accompagno dovrebbe portare problemi per un eventuale inserimento lavorativo?).

    Mi interesserebbe invece avere gli estremi delle sentenze a cui ti riferisci, perchè se sulla questione che le indennità riconosciute spettino dalla nascita ormai mi sembra che non ci siano più dubbi (ci sono state almeno un paio di sentenze mi pare), quello che dici che spetti proprio l'accompagno in caso di sdd mi sembra abbastanza dirompente e meriterebbe di essere approfondito!!

  3. #63

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    Anch'io sono perfettamente d'accordo con voi e parlo proprio per esperienza diretta mi spiego meglio, nel periodo in cui Rayssa ha subito l'intervento al cuore il suo papà era senza lavoro e la mamma non lavora più da quando lei è nata quindi immaginate un pò questa famiglia senza le benedette 453 euro dell'accompagnamento ! naturalmente sono state un piccolo aiuto nel mare di spese che ci hanno sommerso però sono servite chissà quanti altri devono fare affidamento proprio su quei soldi sappiamo tutti che la sdd colpisce a caso e non è che in tutte le famiglie si possa contare sul lavoro.
    un saluto a tutti

  4. #64

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    Quote Originariamente inviato da Francesco67

    Sull'indennità di accompagnamento io e mia moglie abbiamo studiato a lungo (lei è avvocato ). Non abbiamo dubbi che da alcune sentenze della Suprema Corte si desuma che che è dovuta sin dalla nascita per i bambini con sdd (chi volesse me le può richiedere).
    E' pressocchè impossibile che la Suprema Corte possa aver detto che spetti l'accompagnamento, sic et simpliciter, ai bambini con sindrome di Down con età inferiore di tre anni. E se lo ha fatto ha sbagliato.
    Al massimo, però, può aver detto (e poteva farlo) che la tenera età non osta al riconoscimento dell'indennità di accompagnamento qualora ricorrano i presupposti della legge 18 del 1980. Questo perchè il Ministero dell'Interno, un ventennio fa, sosteneva (nonostante le Commissioni ne avessero accertato, nei singoli casi, i presupposti) che un bambino di pochi mesi/anni, anche normodotato, ha bisogno "comunque" di assistenza, per cui per il genitore non cambiava niente. Dovrei conservarne gelosamente la relativa circolare.
    Qualche padre del diritto, prima ancora della Cassazione, fece notare che, così argomentando, l'accompagnamento era da riconoscere, perciò, a tutti i bambini, abbisognevoli indsistintamente, secondo il Ministero, di assistenza.
    Quegli altri dell'INPS, memori della batosta ricevuta dal bizzarro e dotato di scarso acume Direttore Generale dell'Interno, attenendosi saggiamente a quelli che sono i loro limiti, hanno pari pari ripetuto l'errore considerando (con l'ennesima circolare) le due ore di permesso spettanti al genitore ai sensi dell'art.33 della legge 104, un "prolungamento" fino al terzo anno di età (si esprimono così perchè in pectore sono tutti aspiranti idraulici ed elettricisti) delle due ore di permesso per allattamento (altrimenti spettanti fino all'anno di età). La Cassazione, composta comunque da gentiluomini, ha batoste per tutti e quindi non ha potuto esimersi neanche in questo caso.
    Ora: qualcuno che mi conosce e che dovesse trovarsi a passare per queste pagine potrebbe chiedersi se io mi sia bevuto il cervello, convinto assertore, quale sono, che alle persone con sindrome di Down spetti, sic et simpliciter (siamo al secondo sic et simpliciter... dovrebbe arrivare lo sfottò di Lory ), l'indennità di accompagnamento a prescindere dall'età e per il solo fatto di essere tali.
    Io però lo asserisco, come ho scritto forse in questo stesso thread (so pure l'inglese!) perchè c'è una norma che, sostanzialmente, afferma che le persone con sindrome di Down sono abbisognevoli di assistenza.
    Mi piacerebbe allora che se la moglie di Francesco si trovasse un giorno a discutere un ricorso per il riconoscimento dell'accompagnamento a una persona con sindrome di Down, prima del merito della questione (richiesta della perizia), sollevi la contraddizione che deriva dal fatto che la stessa commissione, magari nella stessa seduta, dichiara una persona abbisognevole di assistenza ai fini della legge 104, e non abbisognevole ai sensi della legge 18 del 1980.
    Io, da queste parti, sono perennemente in agguato ma... l'accompagnamento lo danno, per una sorta di intervenuto illuminismo, a tutti i bimbi con SdD.
    Dal canto mio posseggo una sentenza del Tribunale Civile di Trani, quasi rivoluzionaria, che riconosce l'accompagnamneto quando alla sindrome si accompagnano disturbi comportamentali. Prescindendo, cioè, dal deficit mentale prescritto dalle tabelle ministeriali.

    Poi può darsi che mi sbagli !
    Pregando poi, non sprecate parole..., perchè il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate [Mt. 6, 7-8]

  5. #65

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    Quote Originariamente inviato da Nunzio
    Quote Originariamente inviato da Francesco67

    Sull'indennità di accompagnamento io e mia moglie abbiamo studiato a lungo (lei è avvocato ). Non abbiamo dubbi che da alcune sentenze della Suprema Corte si desuma che che è dovuta sin dalla nascita per i bambini con sdd (chi volesse me le può richiedere).
    E' pressocchè impossibile che la Suprema Corte possa aver detto che spetti l'accompagnamento, sic et simpliciter, ai bambini con sindrome di Down con età inferiore di tre anni. E se lo ha fatto ha sbagliato.
    Al massimo, però, può aver detto (e poteva farlo) che la tenera età non osta al riconoscimento dell'indennità di accompagnamento qualora ricorrano i presupposti della legge 18 del 1980. Questo perchè il Ministero dell'Interno, un ventennio fa, sosteneva (nonostante le Commissioni ne avessero accertato, nei singoli casi, i presupposti) che un bambino di pochi mesi/anni, anche normodotato, ha bisogno "comunque" di assistenza, per cui per il genitore non cambiava niente. Dovrei conservarne gelosamente la relativa circolare.
    Qualche padre del diritto, prima ancora della Cassazione, fece notare che, così argomentando, l'accompagnamento era da riconoscere, perciò, a tutti i bambini, abbisognevoli indsistintamente, secondo il Ministero, di assistenza.
    Quegli altri dell'INPS, memori della batosta ricevuta dal bizzarro e dotato di scarso acume Direttore Generale dell'Interno, attenendosi saggiamente a quelli che sono i loro limiti, hanno pari pari ripetuto l'errore considerando (con l'ennesima circolare) le due ore di permesso spettanti al genitore ai sensi dell'art.33 della legge 104, un "prolungamento" fino al terzo anno di età (si esprimono così perchè in pectore sono tutti aspiranti idraulici ed elettricisti) delle due ore di permesso per allattamento (altrimenti spettanti fino all'anno di età). La Cassazione, composta comunque da gentiluomini, ha batoste per tutti e quindi non ha potuto esimersi neanche in questo caso.
    Ora: qualcuno che mi conosce e che dovesse trovarsi a passare per queste pagine potrebbe chiedersi se io mi sia bevuto il cervello, convinto assertore, quale sono, che alle persone con sindrome di Down spetti, sic et simpliciter (siamo al secondo sic et simpliciter... dovrebbe arrivare lo sfottò di Lory ), l'indennità di accompagnamento a prescindere dall'età e per il solo fatto di essere tali.
    Io però lo asserisco, come ho scritto forse in questo stesso thread (so pure l'inglese!) perchè c'è una norma che, sostanzialmente, afferma che le persone con sindrome di Down sono abbisognevoli di assistenza.
    Mi piacerebbe allora che se la moglie di Francesco si trovasse un giorno a discutere un ricorso per il riconoscimento dell'accompagnamento a una persona con sindrome di Down, prima del merito della questione (richiesta della perizia), sollevi la contraddizione che deriva dal fatto che la stessa commissione, magari nella stessa seduta, dichiara una persona abbisognevole di assistenza ai fini della legge 104, e non abbisognevole ai sensi della legge 18 del 1980.
    Io, da queste parti, sono perennemente in agguato ma... l'accompagnamento lo danno, per una sorta di intervenuto illuminismo, a tutti i bimbi con SdD.
    Dal canto mio posseggo una sentenza del Tribunale Civile di Trani, quasi rivoluzionaria, che riconosce l'accompagnamneto quando alla sindrome si accompagnano disturbi comportamentali. Prescindendo, cioè, dal deficit mentale prescritto dalle tabelle ministeriali.

    Poi può darsi che mi sbagli !
    Non essendo un legale non entro nel merito, anche se ti faccio osservare che ho scritto "si desume dalle sentenze" e non "viene affermato sic et simpliciter" (ecco, una volta l'ho scritto anch'io ).
    Se mia moglie avrà il tempo cercherò di fare rispondere a lei.
    In ogni caso, le sentenze più recenti alle quali ci riferiamo noi sono la 1268/2005 e la 11525/2006. Se le ho lette bene credo che affermino proprio quel che hai scritto tu.
    Ciao
    Francesco
    "Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare,
    a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare.
    Ma il calabrone non lo sa
    e perciò continua a volare"

  6. #66

    Predefinito

    Non so se già lo sapete, ma a nostra figlia, qui a Pescara, la commissione ha riconosciuto l'indennità di accompagnamento solo perchè Down, punto. Noi abbiamo sostenuto, non so se le sentenze della Cassazione siano le stesse citate da Francesco, che ciò le spettava a seguito del riconoscimento ex lege dell'handicap in condizioni di gravità alle persone Down. Se non avessero deciso in questo senso, avremmo sicuramente iniziato un giudizio civile.
    Francesca, mamma di Davide, Rosa, Margherita e Althea.

  7. #67

    Predefinito

    Quote Originariamente inviato da francesca
    Non so se già lo sapete, ma a nostra figlia, qui a Pescara, la commissione ha riconosciuto l'indennità di accompagnamento solo perchè Down, punto. Noi abbiamo sostenuto, non so se le sentenze della Cassazione siano le stesse citate da Francesco, che ciò le spettava a seguito del riconoscimento ex lege dell'handicap in condizioni di gravità alle persone Down. Se non avessero deciso in questo senso, avremmo sicuramente iniziato un giudizio civile.
    Beh... ma voi non valete... solo a "vedervi" ... si spaventano!
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
    www.darioweb.com

  8. #68

    Predefinito

    Quote Originariamente inviato da aledario
    Quote Originariamente inviato da francesca
    Non so se già lo sapete, ma a nostra figlia, qui a Pescara, la commissione ha riconosciuto l'indennità di accompagnamento solo perchè Down, punto. Noi abbiamo sostenuto, non so se le sentenze della Cassazione siano le stesse citate da Francesco, che ciò le spettava a seguito del riconoscimento ex lege dell'handicap in condizioni di gravità alle persone Down. Se non avessero deciso in questo senso, avremmo sicuramente iniziato un giudizio civile.
    Beh... ma voi non valete... solo a "vedervi" ... si spaventano!
    mmhhh... spiritoso!!!
    Francesca, mamma di Davide, Rosa, Margherita e Althea.

  9. #69

    Predefinito

    Quote Originariamente inviato da francesca
    mmhhh... spiritoso!!!
    Purtroppo... l'ho detto spiritosamente... ma non credo sia una battuta Francesca. Perchè l'ottenere spesso dipende da chi chiede e da chi deve concedere, e non dal diritto. E di questo penso tu potrai essere tranquillamente testimone no?!
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
    www.darioweb.com

  10. #70

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    Non vorrei remare contro difendendo coloro che affermano che l'assegno di accompagnamento può essere un boomerang quando si arriva all'età lavorativa però quando sul referto dell'invalidità è stato dato il 100% e quindi l'assegno di accompagnamento per esperienza vissuta da conoscenti non sono riusciti ad inserirli nel mondo del lavoro.

  11. #71

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    Quote Originariamente inviato da MIRELLA
    Non vorrei remare contro difendendo coloro che affermano che l'assegno di accompagnamento può essere un boomerang quando si arriva all'età lavorativa però quando sul referto dell'invalidità è stato dato il 100% e quindi l'assegno di accompagnamento per esperienza vissuta da conoscenti non sono riusciti ad inserirli nel mondo del lavoro.
    Non è importante la % di invalidità ai fini dell'inserimento lavorativo. L'importante è che nel caso di invalidità pari al 100% siano riconosciute ed esplicitamente citate nel verbale della Commissione di invalidità (generalmente in occasione della revisione per il 18° anno)..."con residue capacità lavorative".
    Le difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro dipendono da ben altri fattori, ben più difficili da "gestire", e da molti pregiudizi difficili da scardinare.
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
    www.darioweb.com

  12. #72

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    Quote Originariamente inviato da aledario
    Quote Originariamente inviato da francesca
    mmhhh... spiritoso!!!
    Purtroppo... l'ho detto spiritosamente... ma non credo sia una battuta Francesca. Perchè l'ottenere spesso dipende da chi chiede e da chi deve concedere, e non dal diritto. E di questo penso tu potrai essere tranquillamente testimone no?!
    Dissento completamente. Se non altro perchè, evidentemente, dandoci ragione si è creato un "pericoloso" precedente quantomeno a Pescara, dal quale sarà difficile se non impossibile deviare in casi analoghi.
    Non ho poi capito in che senso io sarei testimone di favoritismi di questo tipo.
    Comunque, secondo me è una battaglia che vale la pena di combattere, insieme a tanto altro ovviamente.
    Francesca, mamma di Davide, Rosa, Margherita e Althea.

  13. #73

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    Quote Originariamente inviato da francesca
    Non ho poi capito in che senso io sarei testimone di favoritismi di questo tipo.
    Non intendevo assolutamente parlare di "favoritismi"... ma al contrario di "forza" e "competenza" di chi chiede.. e del come chiede, e dall'altra parte ... analoghe qualità e/o loro assenza da parte di chi è preposto a giudicare la accoglibilità delle richieste.
    Parlo di soggettività quindi... da un lato e dall'altro, e di mancanza di garanzie, ancora una volta... a difesa di chi non ha "strumenti" adeguati per fare valere le proprie ragioni.
    Non con la mole vincete o fallite ... siate il meglio di qualsiasi cosa siete
    www.darioweb.com

  14. #74

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    Quote Originariamente inviato da francesca
    Quote Originariamente inviato da aledario
    Quote Originariamente inviato da francesca
    mmhhh... spiritoso!!!
    Purtroppo... l'ho detto spiritosamente... ma non credo sia una battuta Francesca. Perchè l'ottenere spesso dipende da chi chiede e da chi deve concedere, e non dal diritto. E di questo penso tu potrai essere tranquillamente testimone no?!
    Dissento completamente. Se non altro perchè, evidentemente, dandoci ragione si è creato un "pericoloso" precedente quantomeno a Pescara, dal quale sarà difficile se non impossibile deviare in casi analoghi.
    Non ho poi capito in che senso io sarei testimone di favoritismi di questo tipo.
    Comunque, secondo me è una battaglia che vale la pena di combattere, insieme a tanto altro ovviamente.
    Evviva il pericoloso "precedente"
    Infatti quando siamo stati davanti alla stessa commissione, io non sapevo manco quello che mi spettava e abbiamo avuto l'indennità di accompagnamento. Grazie
    e ogni cicatrice è un autografo di Dio,nessuno potrà vivere la mia vita al posto mio (Jovanotti)

  15. #75

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    Quote Originariamente inviato da aledario
    Parlo di soggettività quindi... da un lato e dall'altro, e di mancanza di garanzie, ancora una volta... a difesa di chi non ha "strumenti" adeguati per fare valere le proprie ragioni.
    Dunque, se ho capito bene stavolta, ho fatto bene a mettere a disposizione di tutti quella "competenza" che ci appartiene, o meglio che appartiene ad Aldo perchè è lui che ha studiato la questione
    ... in modo che quegli strumenti possano essere utilizzati anche da altri
    Francesca, mamma di Davide, Rosa, Margherita e Althea.

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